08.04.2021 (aggiornamento) – Prorogato il termine per la presentazione delle domande.
La nuova scadenza è il 30 di aprile 2021 alle ore 12.

Per il resto l’articolo è sempre lo stesso.


A seguito del webinar organizzato dal FORUM NAZIONALE PER L’EDUCAZIONE MUSICALE in data 19.03.21, webinar a cui hanno partecipato anche i due principali dirigenti del Ministero della Cultura incaricati della gestione del bando, il dott. Luca Caciotti e l’ing. Diego Aprea, è stato definitivamente chiarito che c’è una quarta condizione per accedere al BONUS, opzione che, si noti bene, permette di accedere al bonus anche se la scuola non è “riconosciuta”.
L’avevamo accennato in precedenza in forma dubitativa. ora è ufficiale.
E’ SUFFICIENTE CHE LA SCUOLA DI MUSICA ABBIA IL COD. FISCALE E/O LA PARTITA IVA.

LE ISTRUZIONI PER LE DOMANDE sono state date dall’ing. Diego Aprea, al min. 36,15 circa del video/webinar a questo URL.
https://www.facebook.com/Forumeducazionemusicale/videos/835049767078556

Inoltre, nell’incontro a cui ha partecipato anche l’on. Claudio Mancini, promotore della iniziativa a suo tempo in forma di emendamento, è stato ipotizzato che il sostegno alle famiglie in futuro possa essere continuativo e non solo una tantum come ora a seguito della pandemia. Sarebbe indubbiamente un sostanziale incentivo alla frequenza di Scuole di Musica.
Nell’augurarci che anche questo obiettivo venga raggiunto, ci sentiamo di estendere i più vivi ringraziamenti soprattutto al prof. Francesco Galtieri, portavoce del Forum Naz. Educazione Musicale,
Per inciso, il Prof. Francesco Galtieri (detto Checco) è da tempo iscritto a Sos Musicisti.


Di seguito l’articolo come era stato pubblicato in precedenza, aggiornato con la quarta opzione.

Non tutti sanno che già nel maggio 2020, da parte del Ministero della Cultura, per le famiglie con reddito ISEE inferiore a 30.000 euro, era stato stabilito un contributo fino a 200 euro ad incentivo della frequenza di cori, bande e scuole di musica per ragazzi fino a 16 anni.
Pregevole iniziativa che ci auguriamo venga protratta nel tempo, a prescindere dalla situazione emergenziale.
Le risorse a disposizione ammontano a 10 milioni di euro e le scadenze sono in arrivo.
Verranno accolte le domande in ordine di presentazione fino ad esaurimento dell’importo stanziato.

Nota. Per maggior precisione, trattasi
dell’art. 105-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 7

Gli aventi diritto possono presentare le domande a partire dal 15 marzo, fino alle ore 12 del 15 aprile, esclusivamente in via telematica sul sito web www.benicuturali.it.
Le istruzioni ufficiali e il link per l’accesso alle domande … https://dger.beniculturali.it/dal-15-marzo-al-via-le-richieste-di-contributi-per-leducazione-musicale/

L’avviso pubblico del Mibact è a questo link
https://www.beniculturali.it/comunicato/10-milioni-di-euro-per-leducazione-musicale-di-minori-di-16-anni#:~:text=L’importo%20del%20contributo%20%C3%A8,euro%20per%20l’anno%202020.

In calce all’avviso pubblico ci sono due documenti in pdf di cui il secondo, in forma di FAQ, contiene chiarimenti sulle istruzioni.
https://media.beniculturali.it/mibac/files/boards/be78e33bc8ca0c99bff70aa174035096/PDF/FAQ%20Disposizioni%20applicative%20concernenti%20la%20erogazione%20del%20contributo%20per%20la%20educazione%20musicale.pdf

AD EVITARE CONFUSIONE
vale la pena di evidenziare che il bonus è per le famiglie e non per le scuole, famiglie che hanno iscritto ad una scuola di musica, ad una banda o a un coro, almeno un minore (max 16 anni) entro la data del 23 febbraio 2020.
Inoltre e la scuola presso la quale è avvenuta l’iscrizione (e la frequenza) deve essere RICONOSCIUTA o almeno essere in possesso di cod. fiscale e/o Partita Iva..

IL RICONOSCIMENTO
Ai sensi del bando, per scuola RICONOSCIUTA s’intende che risulti almeno una delle seguenti condizioni.

1. La scuola è iscritta ad un albo (o registro) pubblico nazionale, regionale, provinciale, o comunale;
Per inciso, parrebbe che solo l’Emilia e Romagna e il Friuli-Venezia Giulia siano dotate di una legge in tal senso. Le altre cosa aspettano?

2. La scuola può essere riconosciuta “direttamente”, cioè con atto proprio della pubblica amministrazione (delibera di Giunta, di Consiglio Comunale, ecc.).

3. La scuola è riconosciuta di rilevanza nazionale dal MIBACT se è stata ammessa a partecipare all’iniziativa svoltasi per il 150° dell’Unità d’Italia;

4. PER LE SCUOLE NON RICONOSCIUTE – La una quarta opzione.
Il bonus può essere richiesto anche per la frequenza di scuole (o associazioni/scuola) non riconosciute ma che abbiano il cod. Fiscale e/o la partita Iva.
Quarta opzione che in prima battuta non risultava né nel Decreto Legge, né nelle FAQ ministeriali.
Si tratta evidentemente di un allargamento delle maglie da parte del Ministero motivato dal fatto che, in mancanza pressoché totale di albi (o registri) regionali, le scuole “riconosciute” siano così poche che i 10 milioni potevano restare in gran parte non elargibili.

NOTA  AGGIUNTIVA IN FAVOREDELLE FAMIGLIE:
i 200 euro verranno assegnati a prescindere dall’importo della spesa sostenuta nell’anno scolastico di riferimento.
Sembra paradossale, ma anche se la spesa sostenuta fosse stata di soli 100 euro, ne verranno corrisposti 200!

UNICA NOTA DOLENTE, MA INEVITABILE
Le spese sostenute dalle famiglie devono essere state effettuate in forma tracciabile.
Non sono validi i pagamenti per contanti, ancorché in presenza di regolare ricevuta cartacea.
Quante sono le scuole riconosciute che utilizzano forme di pagamento tracciabili? Le scuole civiche e poche altre?
Il rischio che gran parte della cospicua somma di 10 milioni di euro rimanga non assegnato è elevato, nel caso non resta che sperare che la provvidenza sia rinnovata ogni anno e nel frattempo le scuole si adegueranno. 


Vale la pena di concludere questo articolo con un paio di informazioni di carattere generale.

1. RICONOSCIMENTO PER cd. ATTO CONCLUDENTE

Una scuola può intendersi riconosciuta anche per cd. ATTO CONCLUDENTE, cioè che, tramite atto amministrativo, abbia ricevuto un contributo di qualsiasi importo da una pubblica amministrazione (comune, provincia, ecc.) o anche semplicemente abbia una sede concessa sempre da amministrazione pubblica in comodato gratuito o in affitto “simbolico” motivato. Anche la concessione gratuita di un teatro pubblico per un saggio può intendersi come riconoscimento per atto concludente.

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/301036/Circolare+22+del+18+03+2008_circ+22e+del+18+marzo+2008.pdf/28b95095-4c68-392a-5283-7a53eae27379

2. LE SCUOLE/ASSOCIAZIONI – ATTENZIONE
Va ricordato che, fermo restando che una scuola può essere promossa da una associazione, non è considerabile tale – cioè scuola in senso stretto – una associazione che riserva i propri corsi ai soli soci.
E’ il caso tipico delle associazioni che fanno i corsi per i soli soci allo scopo di evitare l’impagabile Iva.
Non tutti sanno infatti che, quantomeno per i minori, non è necessario ricorrere a tale modalità.
L’art 10 comma 20 legge 633/1962 ci dice espressamente che le scuole “riconosciute” sono esenti da IVA , e ottenere il riconoscimento non è poi tanto difficile.
Piuttosto il problema è un altro.
Può capitare che una piccola amministrazione comunale neanche sappia cosa s’intende per “riconoscimento” e alle richieste di riconoscimento non seguano risposte.

Come Sos Musicisti, da tempo peroriamo che la succitata norma sull’esenzione dall’Iva per i minori venga meglio espressa, … non ci vorrebbe molto.
Questa problematica è ampiamente trattata sul sito web alla cap. 2 del Manifesto dei Musicisti.
https://www.sosmusicisti.org/le-scuole-di-musica/


Gentile lettore – promotore di scuola di musica o insegnante – se sei arrivato fin qui, iscriviti a SOS MUSICISTI, l’unica associazione para sindacale che si sta occupando degli aspetti fiscali e soprattutto previdenziali delle scuole di musica.

Infatti, al di là di del Bonus di cui sopra – certamente una pregevole iniziativa del Ministero e del Forum Nazionale Educazione Musicale – occorre attivarsi anche per una mirata fascia di esenzione contributiva per gli insegnanti (musicisti altrimenti disoccupati), spesso costretti ad aprire partita Iva e versare alla Gestione Separata una cospicua parte del reddito dalle lezioni.
Reddito già molto esiguo a causa della LEZIONE INDIVIDUALE.
Per di più i contributi versati presso la Gestione Separata non possono essere ricongiunti con quelli da Spettacolo (Enpals, oggi INPS/FPLS Fondo Pensioni Lavoratori Spettacolo).
Un motivo in più per cui la pensione per i musicisti è un’autentica chimera!
https://www.sosmusicisti.org/pensione-per-i-musicisti/