Registro dei musicisti

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IL REGISTRO DEI MUSICISTI
(pagina aggiornata il 24.07.2025)

La necessità di un “registro speciale dei musicisti”, detto impropriamente albo (*), da tempo agognato e persino previsto dalla L. 15 luglio 2022, n. 106 (art. 3), nasce da tante esigenze tra le quali, per brevità, riportiamo solo una, forse la più urgente:

CONTRASTO AI FALSI MUSICISTI.

A fine anni ’80, grazie a tecnologie mai prima immaginabili, si è avuta una massiccia diffusione di tastiere elettroniche automatizzate, tastiere che potevano eseguire intere orchestrazioni semplicemente componendo accordi con la mano sinistra.
Di lì poco la tecnologia fece ancora un ulteriore passo in avanti con tastiere in grado di eseguire in automatico interi brani, spesso con qualità molto prossima ai CD. Per intenderci: le cosiddette “basi”.
Di lì a poco, tantissimi sedicenti artisti che fino ad allora si erano limitati a fare gli animatori/cantanti o poco più, con spregiudicata ciarlataneria cominciarono ad utilizzare il playback nella maniera più subdola, cioè mettendo le mani su strumenti musicali che non avrebbero mai saputo suonare.
Per inciso: costoro hanno anche dato il colpo di grazia alla già carente educazione musicale del pubblico, facendo apparire il mestiere di musicista come facilissimo e alla portata di tutti. … Alla faccia di chi ha studiato anni e continua a studiare tutta la vita!

A seguire, con la dilagante diffusione del Playback (spesso imposto dai gestori delle sale da ballo), la ciarlataneria si è estesa ad intere orchestre al punto che oggi i palchi delle balere pullulano di “mimi”.
…  E i musicisti?… A casa senza lavoro!

Fermare il playback è impossibile, è troppo tardi e, in fondo, ma arginare la ciarlataneria non è impossibile. Ad esempio: istituendo l’obbligatorietà di un certificato di abilitazione specifico per lo strumento con cui s’intende presentarsi al pubblico.


ESAME DI ABILITAZIONE  ?

Laddove gli aspiranti siano privi di titoli o adeguati curriculum,  Il REGISTRO SPECIALE DEI MUSICISTI, dovrebbe prevedere un esame di abilitazione presso specifiche commissioni. Non è impossibile!
Gli iscritti dovranno rispettare anche delle specifiche REGOLE DEONTOLOGICHE.


(*) UN CHIARIMENTO.
Albo o Registro?
Appare verosimile che si debba parlare di registro e non di albo per il motivo che segue.

Gli albi sono prerogativa degli ordini professionali, ma senza una specifica legge è difficile ricondurre i musicisti ai liberi professionisti (anche se, in verità, tantissimi si ritengono free lance).
Infatti il mestiere di musicista ha evidenti caratteristiche sia di lavoro subordinato che autonomo.

Codice Civile. Art. 2094. descrizione delle caratteristiche del lavoratore subordinato.

  • lavora in luoghi stabiliti dal committente, … e ci siamo
  • è soggetto ad un orario stabilito non da lui stesso, ma sempre dal committente, … e ci siamo
  • (il musicista o il gruppo) DEVE eseguire repertorio consono al gradimento del pubblico nel rispetto delle indicazioni del committente, ecc. … e ci siamo

Pur tuttavia, il musicista ha anche caratteristiche di lavoro autonomo.

  • “suona” con strumento proprio e spesso con impianto audio proprio (tipico del piano-bar e delle piccole band)
  • Decide lui lui stesso se accettare o meno la committenza di una prestazione.
  • Si avvale spesso di un agente procacciatore di “serate”.
  • Da accurate indagini risulta che è il musicista stesso che non si riconosce nella figura di lavoratore dipendente, ma ritiene di essere un “free lance”.

Per contro, sono sicuramente liberi professionisti:
1. Grandi concertisti e cantanti della Lirica
2. I Vip della musica pop
3. Musicisti e compositori che operano nel proprio studio senza obblighi di coordinamento col committente.
4. Musicisti di strada (artigiani della musica?).

NOTE:

  • A grandi linee, trattandosi di un registro di abilitazione a un “mestiere”, non si potranno escludere i musicisti non titolati, ma che SANNO FARE BENE il loro lavoro sul palco e magari lo fanno già da tempo.

La storia della musica insegna che tantissimi grandi artisti, anche di fama mondiale, non avevano titoli accademici. 

  • Il REGISTRO non potrà essere prerogativa esclusiva di chi esercita  unicamente il mestiere di musicista.
    Infatti, nessuna legge può proibire a chicchessia di fare più di un lavoro.
    Semplicemente il cd. “doppio lavorista” deve pagare i contributi e le tasse, come vuole la legge
    .


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