Roma, mercoledì 7 luglio.

Ancora un incontro di portata storica quello tra SOS MUSICISTI e la Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici dell’INPS in merito al sistema telematico UNIEMENS (il riepilogo mensile dei contributi) che, di recente esteso ai lavoratori dello spettacolo, risulta più complesso e articolato di quando il “riepilogo mensile” era competenza dell’ENPALS.

In un caldissimo pomeriggio romano di luglio, a pochi metri dall’iconico Palazzo della Civiltà del Lavoro dell’Eur, è stato ricevuto il nostro determinato collaboratore M° Luca Ruggero Jacovella, appena tornato da un concerto al Festival dei Due Mondi di Spoleto.

L’incontro è stato voluto a seguito di una nostra lettera /appello che segnalava da parte di numerosi operatori la complessità del nuovo applicativo telematico che comporta spese di consulenza aggiuntive  insostenibili dalle piccole imprese di spettacolo.

Per non dire che, nel caso dei musicisti c.d. autonomi che tentano il “fai da te”, il complesso sistema è un ulteriore incentivo al sommerso, già dilagante di per se.

Riteniamo che l’incontro sia stato di portata storica perché finalmente, come già avvenuto con la SIAE, nelle “stanze dei bottoni” viene data voce ad una importante associazione di categoria di musicisti c.d. intermittenti.

La riunione si è svolta alla presenza di alcuni dirigenti di diverse aree dell’INPS, ed il M° Jacovella ha consegnato un elenco dettagliato dei problemi riscontrati dalla categoria, con i relativi suggerimenti tecnici ed applicativi. Si è dunque parlato di “richiesta di agibilità” attraverso ogni passaggio, dell’estrema complicazione rappresentata dal flusso UNIEMENS, fino all’obsoleta terminologia di legge, risalente al 1947, che categorizza i lavoratori dello spettacolo.

In particolare il nostro collaboratore ha fatto notare come “orchestrale anche di musica leggera” o “cantante di musica leggera” siano errate distinzioni pseudo – tassonomiche, inidonee ad identificare i generi musicali attuali e le occupazioni degli artisti. Anche se questo è, ovviamente, compito del legislatore e non dell’INPS.

I responsabili dell’ente hanno recepito e concordato con la quasi totalità delle analisi evidenziate, e si sono impegnati a modificare le interfacce del sistema entro l’anno, compatibilmente con la complessità del caso e della mole di normative da ottemperare.

La collaborazione tra INPS e SOS MUSICISTI è stata quindi avviata nel migliore dei modi. Speriamo anche in questo caso, come è già accaduto con SIAE (due riduzioni tariffarie e superamento di vecchi paradigmi), di poter fattivamente trasformare alcuni punti nodali al fine di una semplificazione della vita del musicista, agendo nel contempo in favore della riduzione del lavoro sommerso.

Siamo dunque ottimisti, ed in questo ci ha confortato notare la presenza austera della statua allegorica della Musica tra le sculture del Palazzo della Civiltà del Lavoro, che pare vegliare sull’operato dell’INPS!

Foto di di Paolo Trucchi