12.07.2018. Presso la Direzione Generale della  SIAE (Roma, via della Letteratura 30), in presenza della direttrice dell’Ufficio Accordi Dott.ssa Roberta Luise e rappresentanti di altri staff Siae, si è tenuto un importante incontro con una delegazione di SOS MUSICISTI composta dal M° Victor Solaris (segretario nazionale), M° Luca Ruggero Jacovella, e Avv. Alessandro Di Maggio.

Ecco alcuni dei suggerimenti per ottimizzare il sistema:

  • Richiesta di poter segmentare orario esecuzioni in caso di diversi borderò assegnati a diversi musicisti durante la medesima serata, nonché di poter aggiungere autonomamente i borderò.
    E’ il caso dei festival con più band che si alternano, magari con decisioni prese all’ultimo momento. Altro caso è quello di locali con più sale “con musica” o anche di eventi con più musicisti che si alternano nella stessa sala.
  • Richiesta delucidazioni sulla casella di spunta “evento jazz” in ambiente “trattenimenti”.
    Non tutti sanno che I concerti di classica godono di “maggiorazioni” per gli autori, quindi appare evidente che tali eventi vengano ben individuati, ma, in caso di “intrattenimenti”, non si capisce perché venga richiesto se si tratti di jazz e, in ogni caso, i borderò digitali godono della “ripartizione analitica”, cioè sono esclusi dai campionamenti.
  • Richiesta delucidazioni sul sistema sanzionatorio per gli associati nei casi di errata o infedele compilazione dei borderò.
    Al momento non è dato conoscere il calcolo del sistema sanzionatorio. Sos Musicisti chiede che le eventuali sanzioni siano proporzionali all’importo pagato per il diritto d’autore. Come dire, a eventi irrilevanti non vanno applicate sanzioni elevate.
  • Suggerimenti forniti per migliorare la comprensione e la simbologia relativa alla casella di spunta per esecuzioni di durata inferiore a 30 secondi in base ai vigenti standard di leggel
    Premesso che il brani eseguiti per meno di 30 secondi non entrano in ripartizione dei diritti e, come nel cartaceo, c’è una apposita casella di spunta, se si clicca sul minuscolo punto interrogativo che rimanda ad ulteriori informazioni, in luogo di 30” (trenta secondi) appaiono 30‘ (trenta minuti).
    Una semplice svista che però (ci è stato segnalato) ha determinato che alcuni ingenuamente hanno spuntato sistematicamente l’intero repertorio.
  • Si è inoltre affrontata la tematica delle tariffe e delle convenzioni, nonché un accenno ad una proposta di Victor Solaris per eliminare definitivamente il borderò cartaceo, foriero di inevitabili irregolarità semplicemente perché a fine spettacolo il musicista firmatario, salvo eccezioni, non è in condizioni ottimali per una serena compilazione. La stanchezza, l’imminente esigenza di smontare l’attrezzatura e di ricaricarla in macchina, e spesso la premura che gli viene imposta dal “gestore che deve chiudere il locale”, giocano un ruolo negativo non di poco conto.

D’altra parte il borderò digitale, che si può compilare anche in un momento successivo, a mente serena e persino da Smartphone,  risolve completamente la questione.
Va ricordato che MioBorderò permette anche la compilazione di una o più Playlist (con i nomi dei compositori pre-compilati), ed  In questo va elogiata la Siae per aver realizzato un lavoro certosino forse unico al mondo.

IL  BORDERO’ DIGITALE


Ma perché l’eccezionale sostitutivo del tanto contestato cartaceo stenta ad essere adottato in maniera massiva, nonostante che lo si aspettava da anni?
Perché siamo fermi al 25%?

E’ in preparazione un dettagliato articolo/analisi su questo argomento, ma per ora accenniamo solo a una soluzione che si può fare nell’immediato:

AFFIDARE ANCHE AGLI AGENTI MANDATARI TERRITORIALI DELLA SIAE
LA POSSIBILITA’ DI AVVIARE LA PROCEDURA DI MIOBORDERO’

Al momento per avviare il meccanismo del borderò digitale occorre che l’intera pratica per la richiesta del permesso sia fatta on line. Parrebbe che il sistema sia stato pensato solo per gli  organizzatori abituali, sottovalutando che gli organizzatori occasionali sono tanti, forse la maggioranza.
Da accurate indagini fatte dalla nostra associazione risulta che un organizzatore occasionale continua a preferire di gran lunga il rapporto diretto con l’Agente Mandatario Territoriale piuttosto che accreditarsi sul portale, per quanto la procedura non sia poi così difficile.
Come eliminare definitivamente il borderò cartaceo?
Semplicissimo.
Allorché un organizzatore occasionale ha proceduto alla richiesta del permesso presso il mandatario territoriale, quest’ultimo, invece del borderò cartaceo avvierà la procedura del digitale segnalando alla sede di Roma (servizio borderò digitale) la mail del responsabile della band preposto alla compilazione,
Non è che sia tanto difficile da parte di un organizzatore farsi dare questa mail dalla band al momento del contratto o dell’accordo verbale!


GLI ORGANIZZATORI OCCASIONALI
Breve elenco di organizzatori che preferiscono il rapporto con il mandatario territoriale.

  • I comitati spontanei delle feste patronali.
    Nel centro e sud Italia rappresentano una realtà consolidata da secoli. Si tratta di migliaia di festeggiamenti in onore del Santo Patrono, con bande musicali spesso di spessore sinfonico, orchestre spettacolo, grandi Vip della musica del presente e soprattutto del passato. E poi addobbi luminosi, fuochi d’artificio e quant’altro.
    Chi sono gli organizzatori di questi eventi?
    Salvo rare eccezioni si tratta di pensionati attempati che, all’avvicinarsi della ricorrenza si auto organizzano in comitati spontanei, girano porta a porta “questuando” una offerta libera. Come si può pretendere che questi volenterosi pensionati possano approcciarsi ad Internet per fare la pratica Siae on line? Impensabile !!!
  • Le sagre paesane.
    Nel nord Italia non c’è l’usanza delle feste Patronali con banda, luminarie ecc, ma da sempre e ovunque, specie nel periodo estivo, vengono organizzate sagre popolari di ogni tipo. Magari gli organizzatori non sono  pensionati attempati come nel sud, ma le Pro Loco dei piccoli comuni, ecc.
    La sostanza non cambia di molto.
  • I pianobar e i pub.
    Vale la pena di ricordare che nel periodo estivo molti bar usano fare un po’ di musica occasionalmente davanti al proprio locale e lo stesso dicasi per i pub nel periodo non estivo. Trend oltretutto in forte calo per tanti altri motivi.
    Ma anche in questi casi, proviamo ad immaginare un gestore “occasionale” che, dopo essersi accreditato, si trova di fronte ad una serie di domande da “spuntare” tra cui persino le Condizioni Generali di contratto tra le quali al n. 13 (ex 12 sul cartaceo) c’è anche l’illogica responsabilità dell’organizzatore a fronte di borderò mal compilati!
    Per inciso, è  molto probabile che, all’atto della richiesta del permesso  cartaceo dall’agente Mandatario territoriale,  nessuno mai abbia letto le condizioni contrattuali scritte in caratteri microscopici !  Una serie di firme e via!
    Ma ora, alla fine della “pratica” e della scoperta delle responsabilità? … Ci si trova il conto da pagare con l’unica opzione di poter rinunciare a tutto!!!
    Ma come si può pensare che un organizzatore occasionale non preferisca ancora il mandatario territoriale? … Per quanto qualche volta possa essere antipatico, come, del resto, lo sono tutti i cassieri … quando c’è da pagare.


Per concludere: da parte di Siae sarebbe doveroso chiedersi:
Quanti sono gli utenti occasionali e quanti quelli che fanno musica abitualmente?
Da parte nostra non abbiamo dati, ma una cosa è certa, se s’intende far decollare definitivamente il borderò digitale occorre che, contestualmente alle procedure on line,  sia demandato ai mandatari la possibilità di avviare l’iter del borderò digitale come sopra descritto.
E  inoltre doveroso aggiungere che i mandatari territoriali sono una risorsa per la Siae, anche se purtroppo  è un luogo comune identificare la stessa Siae nei mandatari e prendersela con loro per le tariffe spesso troppo esose. Non è così. Le tariffe sono stabilite in altre sedi. Commissione Musica in primis.
I mandatari, tranne che nelle sedi regionali, non sono dipendenti della Siae, ma lavoratori autonomi  “a provvigione”, e non ci risulta che le provvigioni siano eccessive, anzi sappiamo per certo che a malapena portano a casa uno stipendio, pur trattandosi di incombenze serie e delicate.


SOS MUSICISTI continua la propria missione nel cercare soluzioni pratiche ed eque ai tanti problemi che affliggono non solo i musicisti, ma anche gli organizzatori di eventi musicali che spesso sono autentici eroi.