APPELLO ALLE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI DI SCUOLE DI MUSICA, ACCADEMIE, LABORATORI, ECC.
– aggiornato il 1 dicembre 2016 –

E’ in itinere la riforma del cd. “terzo settore”
(no profit; associazionismo in particolare).
Le scuole di Musica sono quasi tutte associazioni
e quindi dovrebbero essere interessate !?!
 Invitiamo i responsabili e gli insegnanti a leggere attentamente quanto segue.
SOS MUSICISTI  è l’unica associazione di categoria che sta lavorando per voi.


PREMESSA

SOS MUSICISTI, associazione di categoria vocata alla soluzione delle problematiche nel settore musicale dello Spettacolo, fin dalla sua fondazione (2012) decise che  l’attività dell’insegnamento degli strumenti musicali e del canto, pur non essendo direttamente collegata allo Spettacolo, doveva essere comunque inserita tra le criticità, giacché con il passare del tempo, da secondaria o collaterale, per i musicisti è diventata sempre più prioritaria, specie a causa della diffusa disoccupazione.

L’Argomento è trattato nel 4° cap. del Manifesto dei Musicisti 

  1. Lavoro
  2. Previdenza
  3. SIAE
  4. SCUOLE DI MUSICA.

Nel quarto capitolo e in vari sottocapitoli  http://www.sosmusicisti.org/manifesto-dei-musicisti/le-scuole-di-musica/ è ampiamente descritta la funzione altamente culturale e sociale della attività a fronte di una perenne precarietà economica dovuta sostanzialmente alle LEZIONI INDIVIDUALI, caratteristica assente in altre attività didattiche sia artistiche che sportive.
Sono altresì suggerite alcune soluzioni.


CHI NE FA LE SPESE?

La questione investe in primo luogo i responsabili delle scuole, costretti a ricorrere a meccanismi fiscali ai limiti della legalità con la conseguenza di essere essere facilmente esposti a contestazioni da parte della Agenzia per le Entrate, Inps, ecc. (non è raro che accada). … Una autentica spada di Damocle a cui non c’è via d’uscita se non mirate defiscalizzazioni.

Inoltre, sono coinvolti gli insegnanti tutti che, già soggetti a retribuzioni ben lontane da quanto viene corrisposto ai colleghi fortunati della scuola pubblica, laddove vengono “messi in regola” vedono ridotti i compensi a livelli mortificanti e sono spesso costretti a dotarsi di partita Iva, … con l’aggravante di dover pagare pure il commercialista.

Per di più: è provato che per i musicisti appartenenti al cd. sistema previdenziale retributivo (INPS), cioè coloro che hanno iniziato l’attività prima del ’96, è ben difficile che con una media di lezioni annuali ben lontana dalle ore lavorative di un lavoratore di qualsivoglia altro settore, non arriveranno mai alle 20 annualità di contribuzione necessarie per non perdere tutto…
Facendo un po’ di conti, infatti, viene fuori che occorrono intorno alle 50.000 ore di lezioni (in regola) per avere diritto alla pensione, altrimenti si perde tutto, come un gioco d’azzardo! Come dire ancora che i contributi sono soldi buttati al vento !?!
… 
Per coloro che invece hanno iniziato dal ’96 in poi. Il minimale è di 5 annualità piene, pari a circa 12,500. Pochi (si fa per dire) ma avranno una pensione (a naso) di un centinaio di euro.
Si aggiunga inoltre che eventuali “ricongiunzioni” con contributi exEnpals (da spettacolo) è onerosa e ha costi allucinanti.
Non c’è proprio da stare allegri.


ALCUNE AZIONI DI SOS MUSICISTI

  1. Nel mese di febbraio 2015 una delegazione di Sos Musicisti ha illustrato il problema alla 7a Commissione del Senato (Cultura e istruzione).
  2. Nel mese di aprile successivo la questione è stata esposta in un incontro al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
  3. Nel febbraio 2016, in uno storico convegno a Roma, di nuovo è stata illustrata la problematica alla presenza di rappresentanti regionali e ancora una volta del sottosegretariato alle politiche sociali.

In tutte e tre le occasioni ci è stato promesso che nella riforma del “terzo settore” le nostre istanze saranno tenute in debita considerazione.
A conferma delle buone previsioni, a fine agosto scorso, dal Sottosegretariato alle Politiche Sociali, cioè proprio dalla istituzione preposta alla scrittura della riforma, ci è stata richiesta di nuovo una relazione sulla problematica delle scuole di musica.

Ebbene … ci siamo! In questi giorni il governo sta scrivendo la riforme. Tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto! Il momento è favorevole!
Ma occorrere ancora seguire la vicenda con attenzione. 

Dispiace però constatare che questo lavoro è stato fatto PER TUTTI, ma con il sacrificio di pochi !!!


L’APPELLO

Le scuole di musica sono migliaia e si stima, con almeno 50mila addetti, spesso con poche speranze di altra forma di occupazione. Sono numeri di tutto rispetto. Se vi si aggiungono coniugi, conviventi, figli, genitori e quanti altri coinvolti … potremmo fare un partito! … Siamo tanti, ma non siamo coesi!

Cosa Fare?

  1. Leggere attentamente il cap. n 4 del Manifesto per capire quanto grave sia il problema e quanto potrebbe ulteriormente peggiore se le nostre istanze fossero disattese e anche sulle scuole di musica cadesse in maniera indiscriminata la scure delle limitazioni che si prevede per altre forme di associazioni di copertura, quali false associazioni che fanno ristorazione, ecc.
  2. Capire che non ci sono soluzioni al di là di mirate defiscalizzazioni per evitare gli umilianti meccanismi funambolici che ben conosciamo per aggirare (diciamolo francamente) tasse e contributi che non si potrebbero mai pagare. … I commercialisti suggeriscono l’associazione (allievo = socio) non perché sia la cosa giusta, ma perché non c’è altra soluzione per evitare l’impagabile Iva sulle rette!
  3. Nel menù “ Scuole di musica” del nostro sito vorremmo inserire l’elenco di tutte le scuole di musica che condividono e apprezzano l’operato di SOS MUSICISTI..
  4. Creare al più presto un Coordinamento nazionale specifico sotto l’egida di SOS MUSICISTI, l’unica associazione di categoria che si sta ponendo questa problematica.
  5. Per cominciare, vi chiediamo l’autorizzazione a riportare il nome della vostra associazione su apposita pagina del sito, con eventuale logo, recapito e altro; utile anche come formula  pubblicitaria.
  6. Voi responsabili di scuole di musica, non limitatevi a mettere “mi piace” ai nostri appelli su Facebook, iscrivetevi a SOS MUSICISTI e fate iscrivere il più possibile di persone FISICHE direttamente o indirettamente coinvolti nelle vostre esigenze: insegnanti,  colleghi in genere e anche anche i familiari.
  7. L’iscrizione si può fare anche a titolo gratuito, ma è evidente che con fondi irrilevanti, tutto diventa più difficile, fate il possibile quindi di acquistare la tessera. Il costo è irrilevamnte!
  8. Le istruzioni sono sul sito on-line al menù ADESIONI. http://www.sosmusicisti.org/adesioni/

Per qualsiasi informazione: telefonare al 335 6981277 o scrivere a info@sosmusicisti.org

Grazie per l’attenzione
Cordialità e buon lavoro.

Vittorio Di Menno Di Bucchianico (detto Victor Solaris)

segretario nazionale.